Don Steven McDougal condannato all’ergastolo per il rapimento e l’omicidio della bambina Audrii Cunningham, il cui corpo è stato trovato.
Il caso della tragica morte di Audrii Cunningham, una bambina di 11 anni del Texas, si è concluso con la condanna all’ergastolo di Don Steven McDougal. L’uomo ha ricevuto la pena massima senza possibilità di libertà condizionale, ponendo fine a una vicenda drammatica iniziata il 15 febbraio 2024, giorno della scomparsa di Audrii nei pressi della sua abitazione nella contea di Polk.
I dettagli del caso dell’uccisione della bambina
Audrii Cunningham non è mai salita sullo scuolabus quella mattina, destando subito preoccupazione nella sua famiglia. Due giorni dopo, le autorità hanno identificato Don Steven McDougal come persona d’interesse, collegandolo a un veicolo avvistato nella zona al momento della scomparsa. McDougal, che viveva in una roulotte situata dietro la casa della famiglia di Audrii, conosceva bene la bambina e talvolta la accompagnava a scuola.
Le ricerche hanno portato al ritrovamento dello zaino della piccola vicino alla diga di Lake Livingston. Il 20 febbraio, pochi giorni dopo la sua scomparsa, il corpo di Audrii è stato rinvenuto nel fiume Trinity. Il medico legale della contea di Harris ha stabilito che la causa del decesso era un trauma cranico e ha classificato la morte come un omicidio.
McDougal aveva una precedente condanna per adescamento di minori risalente al 2008, ma non era obbligato a registrarsi come molestatore sessuale a causa di una falla nel sistema legale. Questo ha permesso all’uomo di mantenere un rapporto di fiducia con la famiglia di Audrii, fattore che ha aggravato l’indignazione pubblica.
La condanna e gli sforzi legislativi
L’Ufficio del Procuratore Distrettuale della Contea di Polk ha annunciato che McDougal ha accettato un patteggiamento, evitando il processo e ricevendo una condanna all’ergastolo senza possibilità di appello. I pubblici ministeri hanno spiegato che le leggi del Texas limitano l’uso della pena di morte in casi in cui l’imputato presenti gravi disabilità intellettive o dello sviluppo.
La famiglia di Audrii, sconvolta dalla tragedia, sta lavorando per promuovere una riforma legale denominata “Legge di Audrii”, che obbligherebbe tutti i molestatori con precedenti penali a registrarsi come criminali sessuali, eliminando le attuali lacune normative.